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Polinesia | Storia, Cultura, Isole più Belle, Quando Andare e Prezzi 2026

  • Immagine del redattore: Paride Crotti
    Paride Crotti
  • 22 ore fa
  • Tempo di lettura: 15 min

Polinesia o Polinesia Francese?


Francobollo con ritratto il mercato di Papeete
Francobollo con il mercato di Papeete

Facciamo subito un po’ di chiarezza: Polinesia è una parola che deriva dal greco πολύς (polýs, "tanti") e νῆσος (nêsos, "isola"), cioè "tante isole” e si riferisce non solo alle isole facenti dell’attuale stato della Polinesia Francese.


Infatti comprende anche tutti atolli posizionati tra L’America e l’Asia (26.000 km2 ca.), proprio nel bel mezzo dell’oceano Pacifico. 


Nonostante la distanza tra queste isole, creano un triangolo di cultura (basti pensare a dove sono le Hawaii e l’isola di Pasqua rispetto alla Polinesia Francese.


Infatti condividono tradizioni simili, come quella maori (presente anche in Nuova Zelanda nonostante non faccia parte della Polinesia). 


Possiamo suddividere la Polinesia e i polinesiani, basandosi sulle loro origini in 4 grandi gruppi:


  • Polinesia Occidentale: comprende isole come Tonga, Samoa e Figi. Qui le strutture politiche erano più decentralizzate, basate su capi tribali e sistemi oligarchici


  • Polinesia Orientale: include le Hawaii, la Polinesia Francese (Tahiti, Bora Bora, Isole  Marchesi, ecc.) e la Nuova Zelanda. In queste isole si svilupparono società complesse, con regni potenti e una forte gerarchia.


  • Polinesia Intermedia: come le isole Cook, Tokelau e Tuvalu. Sono isole per lo più selvagge che rappresentano una zona di passaggio culturale e linguistico.


  • Polinesiani esterni (Outsider): sono piccoli gruppi polinesiani che si stabilirono in isole lontane dall’area centrale, come Tikopia o Ontong Java, mantenendo comunque identità linguistica e rituali propri.


Polinesia: la sua storia


ragazze Maori 1800
Fotografia risalente al 1800 che raffigura alcune ragazze Maori

Questa condivisione di cultura in zone geografiche così distanti deriva probabilmente dalla migrazione dei Maori. 


Autoctoni dell'Australia e la Polinesia francese si spostarono con l’intento di esplorare nuove isole, in territori remoti, come quello delle Hawaii o dell’Isola di Pasqua. 


Dobbiamo considerare in realtà che la stessa popolazione Maori  deriva da una emigrazione di alcuni gruppi del sud della Cina avvenute circa 5000 anni fa.


Migrazione che ai nostri occhi può sembrare impossibile, ma grazie a abilità avanzate nella navigazione astronomica e all’agricoltura su isole oceaniche, queste genti colonizzarono prima la Melanesia e poi l’Oceania remota. 


Le tracce più antiche di queste migrazioni si ritrovano nella civiltà Lapita, nota per le sue ceramiche decorate e per l’eccezionale capacità marinara. 


Furono proprio loro in secoli successivi ad avviare il popolamento di isole come Tonga, Samoa, Tahiti e le Hawaii, anticipando di secoli l’arrivo degli Europei e creando questa cultura così unitaria in zone l’una così distante dall’altra’. 


Lingua Polinesiana 


isola di pasqua
Isola di Pasqua

Punto saliente di questa cultura sono le lingue autoctone polinesiane, una sottocategoria delle lingue austronesiane, che anche se ancora presenti nel territorio, sono più una eredità culturale che lingua effettivamente parlata.


Infatti in questa regione dell’Oceania ogni isola o gruppo di isole ha una idioma ufficiale diverso che dipende principalmente dallo stato di cui fa parte.


Ad esempio nell’isola di Pasqua, facendo parte del Cile, la lingua ufficiale è lo spagnolo mentre per le isole Cook o lo stato Niue la lingua ufficiale è l’inglese poiché fanno parte della Nuova Zelanda.


Geograficamente invece, la Polinesia è una zona molto ampia che raccoglie tantissime isole dentro di sé.


Gli studiosi la semplificano in un triangolo, chiamato appunto triangolo polinesiano, che ha come vertici e punti di riferimento le Hawaii, l’Isola di Pasqua, la Nuova Zelanda, Samoa e Tahiti


La Polinesia al giorno d'oggi


hawaii palazzi
Hawaii: un misto fra modernità e cultura isolana

La cultura polinesiana é molto particolare e dopo la colonizzazione e la più recente globalizzazione, ha perso la sua "intoccabilità", senza però perdere la sua autenticità. È una cultura in evoluzione.  


Oggi molti polinesiani preferiscono porre lo sguardo a luoghi più lontani rispetto ai loro piccoli paradisi terrestri.


Vivono al di fuori delle loro isole di origine, in vere e proprie diaspore culturali sparse tra Auckland, Nouméa, Los Angeles e Honolulu. 


Per assurdo, su alcune isole, come ad esempio Samoa, il numero di abitanti che vivono all’estero supera di gran lunga quello di chi vive all’interno dell’isola. 


Questo ha creato una cultura transnazionale viva, in cui le tradizioni ancestrali (dalla danza al tatuaggio) convivono con la musica pop, lo sport e la vita urbana contemporanea.


In poche parole la cultura polinesiana si è diffusa ed ha avuto una buona influenza sulla nostra cupa cultura occidentale.


Prima di proseguire nell'esplorazione di questa spettacolare destinazione, puoi già chiedere delle informazioni specifiche a Paride e Mascia se preferisci:



La Polinesia Francese: il nostro immaginario 


La Polinesia Francese, invece, è uno "stato" vero e proprio (in realtà una collettività d'oltremare della Francia).


Situata a sud dell’Oceano Pacifico, è composta da 118 isole, di cui 67 abitate, con una popolazione di circa 280.000 abitanti, concentrata in gran parte a Tahiti.


Questa collettività è una delle più grandi della Polinesia (intesa come subcontinente dell’Oceano Pacifico).


Polinesia francese | Lingua e storia


Captain Wallis and Queen Oberea a Tahiti
Vignetta raffigurante il Capitano Wallis e la Regina Oberea a Tahiti

La lingua ufficiale è il francese ma vengono ancora parlate e conservate come patrimonio dell’umanità le lingue polinesiane e la lingua tahitiana che a differenza di quest'ultima è ampiamente parlata e conserva un ruolo importante nella vita quotidiana e culturale.


La storia di questo territorio è travagliata e segnata dalla colonizzazione avvenuta principalmente nel XIX secolo.


La Polinesia Francese, infatti, fu popolata tra il 300 e l'800 d.C. da navigatori polinesiani che diedero origine a culture locali originali.


I primi contatti europei avvennero nel 1606 con gli spagnoli, seguiti nel XVIII secolo da inglesi e francesi: Samuel Wallis scoprì Tahiti nel 1767, seguito da Bougainville e James Cook.


Nel 1842 la Francia instaurò un protettorato e, nel 1880, annetté le isole come colonia.


Nel 1946 la Polinesia Francese divenne territorio d’oltremare, e gli abitanti ottennero la cittadinanza francese. 


Tra il 1966 e il 1996 la Francia condusse numerosi test nucleari sugli atolli, suscitando forti proteste che portarono a una graduale concessione di maggiore autonomia. 


Nel 2004 la Polinesia Francese ottenne lo status di collettività d'oltremare, forma che mantiene ancora oggi, con una certa autonomia politica.


Economia e stato


discorso presidente polinesiano
Governo polinesiano: discorso del presidente

La Polinesia Francese ha presidente proprio (eletto dall’Assemblea locale), un governo e l'assemblea territoriale di 57 membri eletti ogni 5 anni a suffragio universale.


Ma resta strettamente legata alla Francia, che si occupa di difesa, giustizia, moneta (Unità monetaria è il franco CFP, franco della Comunità francese del Pacifico) e istruzione superiore. 


A livello locale, oltre all’Assemblea della Polinesia Francese, esistono anche consigli insulari che gestiscono le autonomie delle singole isole. 


Il legame col governo francese invece è  molto criticato da alcuni gruppi nazionalisti, che chiedono l’indipendenza totale e alimentano qualche tensione politica, senza però destare troppa preoccupazione. 


La Polinesia francese, essendo appunto ancora sotto la grande influenza della della Francia, ha ancora una rappresentanza presso il Parlamento francese ed è costituita da 2 deputati e un senatore. 


L’economia si basa principalmente sul turismo, sulla pesca, sull’agricoltura e sull’esportazione delle famose perle nere. 


Nonostante la spettacolare natura e le ingenti risorse, il PIL pro capite è relativamente basso rispetto alla media francese ed europea.


L'economia dipende ancora in parte dagli aiuti finanziari della Francia.


In Polinesia capitale e isola principale coincidono.


Fauna e flora 


squali polinesiani
Bellissimi squali polinesiani

Oltre a una storia ricca di avvenimenti, questo territorio marittimo offre un mix unico di bellezze naturali e una cultura vibrante. 


E’ un universo da scoprire anche a livello di flora e fauna.


Queste isole, mete turistiche ambite in tutto il mondo, presentano spiagge candide e acque cristalline


Grazie alla loro posizione geografica isolata, contribuiscono allo sviluppo di una biodiversità unica: ospitano oltre 1.000 specie di pesci e circa 200 specie di coralli.


Le barriere coralline danno rifugio a squali, mante, tartarughe marine e numerosi invertebrati, mentre le lagune blu sono zone di riproduzione per molte specie pelagiche. 


Sulle isole si trovano uccelli endemici come il monarca di Tahiti e il lori di Rimatara, oltre a piante rare come le palme endemiche e diverse varietà di orchidee.


Sport e cultura 


canoa polinesiana con ragazzi che remano
Tipica canoa polinesiana

Culturalmente parlando la Polinesia Francese è un paese pieno di sorprese. Un mix di cultura Maori e occidentale. 


Se mai avrete l’occasione di visitarla, potreste partecipare a feste tradizionali, ammirare danze tipiche come l’Ori Tahiti (la danza tahitiana) e assistere a canti e musiche che raccontano leggende antiche tramandate di generazione in generazione. 


Danza tahitiana Ori Tahiti

La cultura locale si esprime anche attraverso l’arte del tatuaggio, che ha un significato spirituale profondo e rappresenta un importante simbolo di identità. 


Anche l’artigianato svolge un'importante funzione culturale: vengono realizzati oggetti in legno, tessuti intrecciati con fibre di palma o di cocco, perle nere e fiori, tutti elementi che riflettono il profondo legame con l’ambiente. 


Lo sport invece ha forse un tocco un po' più occidentale, basta pensare alle famose competizioni in canoa di Tahiti o la Pearl Regatta, la gara in barca a vela o al rugby che è molto popolare e seguito dalla popolazione locale. 


Non manca però l'impronta autoctona anche in questo aspetto.


Infatti sono di particolari rilievo infatti le discipline tradizionali come la piroga polinesiana (va'a), considerata sport nazionale e praticata in competizioni locali e internazionali.


Molto diffusi sono anche il surf, la pesca sportiva e altre attività legate al mare, che rispecchiano la profonda connessione della popolazione con l’oceano. 


Polinesia Francese Quando Andare: il clima 

 

La Polinesia francese gode di un clima mite e tropicale: piacevole tutto l'anno.


Esistono comunque due stagioni principali da conoscere che Mascia e Paride spiegano bene nell’articolo del blog Polinesia Francese Quando Andare:

  • La stagione secca va da maggio a ottobre. Ha temperature tra 24 °C e 28 °C, le giornate sono soleggiate e le piogge poco frequenti. È il periodo ideale per chi cerca mare calmo, snorkeling e immersioni con buona visibilità. 

  • La stagione umida, invece, va da novembre ad aprile. In questi mesi le temperature salgono fino a 30 °C e le precipitazioni diventano più intense, anche se le piogge polinesiane sono generalmente brevi. 


In generale, nonostante queste piccole differenze, ogni momento è buono per godersi queste spettacolari isole, ma se vuoi evitare pioggia e umidità, la nostra estate (maggio-ottobre) è la scelta più gettonata.


Come arrivare: i voli principali


Air Tahiti Nui
Un aereo dell'Air Tahiti Nui appena decollato

A questo punto, dopo tutte queste informazioni, sarete incuriositi da come arrivare in Polinesia: i voli.


Senza dubbio, che ci si trovi in Asia o in Europa, l’unico modo per arrivare in Polinesia è tramite vie aeree, essendo una meta geograficamente isolata in mezzo all'Oceano Pacifico:


Ti ho preparato una utile tabella che riassume i principali voli per raggiungere la Polinesia:



Documenti e passaporto 


Passaporto disteso su una cartina
Passaporto degli Stati Uniti

Chiaramente per affrontare un viaggio di questo tipo, servono dei documenti pronti alla mano. 


Primo fra tutti è il passaporto con validità residua di almeno 6 mesi dalla data di ingresso. Non è richiesto alcun visto per soggiorni turistici fino a 90 giorni. 


Se si transita negli Stati Uniti (per esempio con scalo a Los Angeles), è obbligatorio ottenere l'autorizzazione ESTA prima della partenza. Ed è sempre consigliabile verificare eventuali aggiornamenti o requisiti aggiuntivi prima del viaggio sul sito di Viaggiare Sicuri.


Polinesia Francese Prezzi | Costi e Consigli


monete polinesiane
Tipiche monete polinesiane

Ma quanto costa un viaggio in questo paradiso terrestre? 


Per la Polinesia Francese prezzi abbordabili sono un sogno? 


Un soggiorno in Polinesia Francese parte da circa 4.500-5.500 € a persona per 10-12 giorni in strutture standard con voli inclusi. Se invece sogni un resort di lusso con bungalow sull’acqua, i prezzi possono a volte superare anche i 9.200 € a persona. 


Il costo varia molto in base al tipo di alloggio, alla stagione (più cara durante la stagione secca, maggio-ottobre) e alle attività extra scelte.


Un investimento importante ma che regala un’esperienza davvero indimenticabile.


Sono molti soldi che vanno gestiti bene, chiedi consiglio a Paride e Mascia:



Viaggio di Nozze Polinesia: la meta più ambita


Un discorso più approfondito e dedicato va riservato a chi si sposa e sceglie la destinazione mare top al mondo.


E' proprio per questo che Paride Crotti ha creato Polinesia Viaggio di Nozze, un sito specializzato proprio per chi, dopo il matrimonio, vuole viaggiare in Polinesia.


Mappa della Polinesia | Dove si trova la Polinesia


Mappa polinesia
Mappa della Polinesia Francese

Parlando più nello specifico, la Polinesia è composta da centinaia di isole, ognuna delle quali ha le sue particolarità climatiche.


Per questo motivo Paride Crotti e Allori Mascia che organizzano viaggi in Polinesia da oltre 20 anni, hanno creato l’articolo Polinesia Cartina basato sulla loro lunga esperienza.


Arcipelago della Polinesia: ognuno è diverso dall'altro


Le isole della Polinesia Francese sono suddivise in cinque grandi arcipelaghi: le Isole della Società, le Isole Tuamotu, le Isole Gambier, le Isole Marchesi e le Isole Australi, e si estendono per 4.167 km² di terra distribuiti su 2,5 milioni di km² di mare.


Ogni arcipelago della Polinesia ti incanta per motivi diversi: qualità del mare, natura, tradizione e popolazione. 



Bora Bora Polinesia Francese: l’isola più esclusiva del mondo 


monte Otemanu
Il rigoglioso monte Otemanu

Bora Bora è l’isola più iconica e sognata della Polinesia, viene detta anche “la perla del Pacifico”.


Famosa per i suoi lussuosi resort con bungalow sospesi sull’acqua, offre un’esperienza da cartolina: mare turchese, sabbie bianchissime e una laguna tra le più belle al mondo. 


Il Monte Otemanu, un antico vulcano spento, domina il paesaggio e regala trekking spettacolari.


La laguna pullula di razze, squali e pesci tropicali, ideali per immersioni o snorkeling da sogno


In Polinesia Bora Bora è la scelta perfetta per chi cerca romanticismo, esclusività e totale relax in un ambiente naturale incontaminato.


Quanto costa un viaggio a Bora Bora?


E' l'isola più bella del mondo ma di sicuro non è la più economica.


Negli ultimi anni Paride e Mascia hanno scovato delle soluzioni con dei 3 stelle molto carini che, compresi diversi pasti, hanno una quota intorno ai 5.250 euro a persona per 10 giorni.


Un'ottima soluzione che permette a che non ha soldi infiniti di non perdersi la regina delle isole.


Questo è solo il budget minimo da investire.


Quanto costa andare a Bora Bora poi viene approfondito nella guida Bora Bora Prezzi che vi consigliamo di leggere attentamente.


Isole della Polinesa: le altre principali dopo la regina


Ora ti facciamo assaporare quali sono alcune delle altre principali isole delle Polinesia.


E' chiaro che Paride e Mascia vi proporranno quelle perfette che fanno al caso vostro ma almeno potete iniziare a farvi un'idea:


Moorea e la sua barriera corallina


emperor angel fish
la rarissima specie Angel Fish presente solo a Moorea

Moorea, che si trova a pochi chilometri da Tahiti, rispetto a quest’ultima regala un’atmosfera molto più rilassata e autentica. 


Le sue montagne verdeggianti si tuffano nel mare cristallino creando scenari spettacolari.


Moorea è famosa per la sua barriera corallina straordinaria, ricca di vita marina: qui si può nuotare con mante, delfini e squali in totale sicurezza. 


L’isola è ideale per chi è affascinato dalla fauna marittima e vuole focalizzare il suo viaggio nelle immersioni ma anche esplorando il verde dell'entroterra.


Tahiti: immersione nella cultura


quadro Tahiti Paul Gauguin
Il famoso quadro di Paul Gauiguin 'Sacra primavere, Dolce sogno'

Tahiti come abbiamo già detto è l’isola della capitale, che detiene anche il maggior numero di abitanti.


E’ il cuore pulsante della Polinesia, vibrante di musica, danza e della voce del suo popolo. 


Ospita anche Papeete, la bellissima Capitale Polinesia.


Qui la cultura occidentale e isolana si scontrano, creando un mix unico di esperienze ed eventi.


Si tratta del principale punto d’ingresso per chi arriva dall’estero essendo sede dell’unico aeroporto polinesiano internazionale, la Fa’a’. 


Qui puoi passeggiare tra i banchi colorati del Marché de Papeete, il famoso mercato coperto dove acquistare parei, collane di conchiglie e frutta esotica freschissima.


Oppure puoi fare una sosta al lungomare per assaggiare le specialità locali nelle famose roulottes (i food truck tahitiani).


Il festival più importante che si svolge su quest’isola è Heiva, una competizione di ballo ricca di colori e danze tradizionali, che lascia senza fiato dall’emozione. 


Tahiti è talmente bella e affascinante che è stata anche isola di ispirazione  di pittori e poeti tra cui il rinomato Paul Gauguin


Qui trovò la sua musa ispiratrice e realizzò opere celebri.


Ancora oggi la sua eredità artistica si respira nelle gallerie e nei villaggi d’artisti.


Taha’a: l’isola della vaniglia e delle perle nere


perla nera
Suggestiva perla nera di Taha'a

Taha’a è in assoluto l'isola più profumata della Polinesia, non a caso viene anche detta ‘Isola della vaniglia'. 


E’ un isola fresca e autentica celebre per le sue piantagioni artigianali che profumano l’aria di dolcezza e tradizione. 


Qui si coltiva la vaniglia Tahitensis, una tra le più pregiate al mondo, ancora oggi raccolta e lavorata a mano, con cura e amore  secondo metodi antichi.


Le lagune cristalline che circondano Taha’a ospitano allevamenti di ostriche perlifere: è in queste acque che nascono le famose perle nere di Tahiti, simbolo di eleganza ed eccellenza artigianale. 


Taha’a è raggiungibile in barca da Raiatea, e rappresenta forse la meta giusta per chi va alla ricerca di una Polinesia intima e incontaminata, lontana dalle rotte turistiche più battute.


Tuamotu: gli atolli corallini del silenzio


laguna rangiroa
La bellissima laguna di Rangiroa

In Polinesia isole imperdibili sono le Tuamotu un paradiso selvaggio e surreale, composto da oltre 70 atolli corallini sospesi nell’oceano. 


Tra le isole più note spiccano Rangiroa, famosa per immersioni tra squali martello e delfini, e Fakarava, riserva della biosfera UNESCO con fondali protetti e biodiversità marina straordinaria.


Raiatea: la culla della spiritualità Polinesiana


Tiare Apetahi
L'unico e inimitabile fiore Tiare Apetahi

Raiatea è un ’isola sacra che conserva dentro di sé l'anima dell’antica cultura polinesiana. 


Secondo alcune leggende e la tradizione orale, da qui partirono i primi navigatori che colonizzarono Hawaii, Nuova Zelanda e l’Isola di Pasqua, i padri fondatori della Polinesia Oceania. 


Ancora oggi si può visitare il Marae Taputapuātea, sito archeologico dichiarato Patrimonio UNESCO, luogo cerimoniale e religioso di grande valore storico.


L’isola ovviamente è anche un paradiso naturalistico: verdi  montagne ricoperte di felci, vallate profonde, splendide cascate e una flora endemica unica al mondo. 


A Raiatea si trova il monte Temehani, dove cresce il Tiare Apetahi, un fiore che sboccia solo qui, che in passato veniva usato come rimedio curativo, simbolo delicato di questo luogo sacro e segreto.


Pacchetti Polinesia Francese: come combinare le isole


Quasi mai si va in Polinesia per visitare solo un'isola quindi è molto importante sapere come collegarle sia dal punto di vista logistia sia da quello della tipologia di isola.


Paride e Mascia hanno preparato qualche esempio nella guida Pacchetti Polinesia Francese.


La cosa migliore però è quella di fare due chiacchiere con loro per avere almeno le prime informazioni importanti basilari:



FAQ su Polinesia 


Che differenza c’è tra Polinesia e Polinesia Francese?


La differenza è che: 


  • La Polinesia è una vasta regione dell’Oceano Pacifico che comprende centinaia di isole e arcipelaghi distribuite su milioni di chilometri quadrati. 

  • la Polinesia Francese, invece, è una collettività d’oltremare della Francia situata specificatamente nel Pacifico sud orientale e include isole famose come Tahiti, Bora Bora e Moorea.


Dove si trova la Polinesia?


La Polinesia, vasta regione geografica, si trova nell’Oceano Pacifico meridionale ed è composta da numerosi arcipelaghi, distribuiti in un triangolo molto grande che ha come vertici la Nuova Zelanda, le Hawaii e l’Isola di Pasqua. La Polinesia Francese è un insieme di arcipelaghi più piccoli, situato nel Pacifico sud-orientale.


Qual è il periodo migliore per andare in Polinesia?


Il periodo ideale per visitare la Polinesia va da maggio a ottobre, durante la stagione secca: il clima è più mite (24-28 C°), c’è poca pioggia e un mare perfetto per immersioni e snorkeling. La stagione umida (novembre–aprile) è più calda e piovosa, ma spesso più economica. Questo discorso vale principalmente per le isole della Società e per le Tuamotu perché altre isole come le Marchesi godono di clima tropicale e mite generalmente tutto l’anno con picco a settembre e ottobre. 


Che lingua si parla in Polinesia Francese?


La lingua ufficiale è il francese, ma sono molto usati anche i dialetti polinesiani come il marquesano, il paumotu e il tahitiano. Quest’ultimo è parlato regolarmente quasi quanto il francese e ha un ruolo importante nella vita quotidiana dei polinesiani.


Qual è la capitale della Polinesia Francese?


La capitale è Papeete, situata su Tahiti, l’isola più grande e più popolata della Polinesia Francese. È il cuore politico, amministrativo e culturale dell’arcipelago, nonché punto d’ingresso principale per i visitatori internazionali.


Cosa c’è da vedere in Polinesia?


La Polinesia offre paesaggi e panorami mozzafiato, una cultura vibrante e imperdibili sono: 


  • A Bora Bora la laguna turchese e i resort di lusso.

  • A Moorea le montagne verdi e le splendide baie.

  • A Tahiti i mercati e i musei.

  • A Taha’a il profumo di vaniglia e le perle nere.

  • A Rangiroa e Fakarava i paradisi per le immersioni.

  • Numerosi festival tradizionali durante l’anno.


Che mare c’è in Polinesia?


La Polinesia è bagnata dall’Oceano Pacifico. Anche la Polinesia francese è bagnata da quest’ultimo, in particolare dalla parte meridionale dell’oceano Pacifico, offre acque miti e calde, trasparenti e ricche di biodiversità marina. Questo splendido mare è l’ideale per attività come snorkeling, immersioni, kayak e crociere in catamarano tra gli atolli.


Qual è la moneta della Polinesia Francese?


La valuta ufficiale è il franco CFP (XPF), il franco della Comunità Francese del Pacifico. È ancorato all’euro e può essere usato in tutta la Polinesia Francese. In ogni caso per pagare nella maggior parte dei negozi si può usare la carta di credito, anche se è utile comunque portarsi dietro dei contanti specialmente se si vuole fare un giro tra i mercati.


Che religione c’è in Polinesia?


La religione dominante in Polinesia è il cristianesimo (54% di fedeli protestanti e un 30% di fedeli cattolici). Tuttavia nelle isole si conserva ancora un forte interesse per le antiche credenze e pratiche spirituali polinesiane.


Come si vive in Polinesia Francese?


La vita è tranquilla e legata alla natura e alla comunità. Tradizioni e modernità convivono anche se esistono sfide legate all’economia e all’isolamento geografico.


Come arrivare in Polinesia dall’Italia?


Dall’Italia si raggiunge la Polinesia via aria, con scalo obbligato a Parigi e spesso anche a Los Angeles. La tratta più comune è quella che parte da Roma Fiumicino e in media dura dalle 26 alle 37 ore (dipende dagli scali). Le compagnie più comuni sono Air France, Air Tahiti Nui e Air New Zealand, con arrivo all’aeroporto internazionale di Tahiti Faa’a (PPT).


Quante ore di volo per andare in Polinesia Francese?


Il viaggio dura in media 25-30 ore, a seconda dell’aeroporto di partenza e del numero di scali. Le tratte più rapide partono da Parigi, con scalo unico a Los Angeles. A seconda degli scali, si può arrivare anche a 37 ore partendo da Milano o Roma.


Quanto costa un viaggio in Polinesia?


Il costo varia in base alla durata e al tipo di struttura. In media, una settimana per due persone per 2 settimane può partire da circa 5.500 € a persona e arrivare fino a 8.100 €. a persona, inclusi voli e soggiorno, ma può superare i 10.000 € a persona per soluzioni più esclusive e lussuose.


Quali sono le isole più belle della Polinesia?


Tra le isole più belle ci sono Bora Bora, per la sua laguna blu spettacolare e i resort di lusso; Moorea, per i suoi monti e le spiagge fiorite; Rangiroa, per le immersioni in una splendida barriera corallina ancora incontaminata; Tahiti, per la vita culturale dinamica e colorata e i paesaggi vulcanici.


Come si chiama la capitale di Tahiti?


La capitale di Tahiti è Papeete che è anche la capitale di tutta la Polinesia francese. È una città ricca, piena di cultura e tradizioni. E’ anche il centro amministrativo della Polinesia Francese e ospita il principale aeroporto.




 
 
 

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